domenica 28 dicembre 2014

25 - The End

Nonostante la rapa sia conosciuta da secoli (ci sono prove che sia stata coltivata prima del XV secolo a.C) al giorno d'oggi è un ortaggio poco considerato e non molto apprezzato, come narra la sua storia solitamente era il cibo per le mucche, i maiali, le pecore, i poveri e i disperati. La rapa ha però conosciuto anche momenti positivi come nella rivoluzione industriale, poiché, grazie a Charles Townshend, assunse un ruolo determinante in un sistema di coltivazione in cui ogni anno, a rotazione, nello stesso campo venivano piantati grano, rape, orzo e trifoglio; il risultato fu un grande aumento della produzione di cibo.
Vi sono numerose varietà di rapa ma solitamente hanno caratteristiche pressoché comuni: è liscia al tatto, le sue radici sono tondeggianti, è piuttosto tozza ed è ricoperta da una pellicina di colore rosso-violaceo ed il suo interno è formato da una pasta bianca o giallognola. Nonostante la sua scarsa considerazione conosciuta numerose e gustose sono le ricette che la rendono protagonista in molti piatti della tradizione e non.
Le rape hanno un indice calorico molto basso, contengono solo 28 calorie per 100 grami. Tuttavia sono una buona fonte di antiossidanti, vitamine e fibre alimentari. Purtroppo è nota per essere difficilmente digeribile a causa grande quantità di cellulosa che contiene (insomma, è un ortaggio non proprio fortunato, la rapa!).
Per quanto riguarda altri ambiti, la rapa è stata utilizzata nel mondo della musica e dell'arte dove è protagonista soprattutto di molte nature morte ed il noto pittore cinquecentesco, Giuseppe Arcimboldo l'ha utilizzata nelle sue rappresentazioni; è possibile trovare la rapa in molte altre discipline, anche nel mondo del design.

Questo percorso di ricerca e di approfondimento è stato variegato e molto curioso, spero abbia permesso alla rapa di riscattarsi e di prendersi una bella rivincita agli occhi dei lettori!

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